Nell’ambito dei lavori legati al disegno di legge di bilancio per il 2025, sono arrivate in discussione tre nuove proposte emendative sul Piano Transizione 5.0, la prima porta la firma di Matteo Gelmetti, le altre due quella dell’onorevole Maurizio Casasco.
Le principali novità che verranno introdotte qualora l’emendamento Gelmetti fosse approvato:
-Ridefinizione e semplificazione degli scaglioni di investimento sui Beni 4.0: Si passerà dai tre scaglioni di investimento previsti ora (fino a 2,5M, da 2,5M a 10M e da 10M a 50M), a due soli scaglioni di investimento, ovvero: fino a 10 milioni: con aliquote del 50%, 55% e 60% in base alle tre classi di efficientamento; da 10 a 50 milioni: con aliquote del 15%, 20% e 25% in base alle tre classi di efficientamento.
Di seguito un recap di come sono state modificate le aliquote in base ad investimento e classe energetica:
Investimento |
I Classe Aliquote precedenti |
I Classe Aliquote nuove |
II Classe
Aliquote precedenti |
II Classe Aliquote nuove |
III Classe Aliquote precedenti |
III Classe Aliquote nuove |
Fino a 2,5 M |
35% |
50% |
40% |
55% |
45% |
60% |
2,5M-10M |
15% |
50% |
20% |
55% |
25% |
60% |
10M-50M |
5% |
15% |
10% |
20% |
15% |
25% |
L’obiettivo di queste modifiche è incentivare le imprese ad aumentare il volume degli investimenti, superando il limite attuale di 2,5 milioni di euro ed evitando di creare sovrapposizione con il piano Transizione 4.0.
-Maggiorazioni per il fotovoltaico
Con i presenti emendamenti saranno apportate delle modifiche anche alle maggiorazioni previste in caso di investimenti nel fotovoltaico. Allo stato attuale, le maggiorazioni previste per le tre tipologie di pannelli sono le seguenti: Pannelli con efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%: nessuna maggiorazione; Moduli con efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%: 20% Moduli composti da celle bifacciali ad etero giunzione di silicio o tandem con un’efficienza di cella almeno pari al 24%: 40%. Con le modifiche dell’emendamento le maggiorazioni saranno del 30% per la prima tipologia, del 40% per la seconda e del 50% per la terza.
Dunque, se questi emendamenti venissero approvati, l’aliquota massima a cui si potrebbe arrivare sarebbe del 90%, considerando l’aliquota massima del 60% per Beni strumentali 4.0 e la maggiorazione del 50% per la tipologia di fotovoltaico più avanzata.
-Cumulabilità Transizione 5.0 con la ZES nel Mezzogiorno.
Una delle novità introdotte dagli emendamenti è la possibilità di cumulare, sempre nel limite del 100%, gli incentivi del 5.0 con quelli previsti dalla ZES nel Mezzogiorno.
Casasco ha invece presentato due emendamenti: il 74.020 e il 74.021. Se passasse l’emendamento Casasco 74.021, intitolato “Semplificazione per l’accesso ai crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali e per attività di ricerca, sviluppo e innovazione di cui ai Piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0”, verranno introdotte le seguenti modifiche:
-Proroga del piano: dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2026;
-Ammissibilità investimenti sostenuti anche antecedentemente alla presentazione della richiesta di accesso al credito d’imposta, purché effettuati dal 1° gennaio 2024 e rientranti nelle caratteristiche previste dal presente articolo”; Questa formulazione potrebbe aprire alla possibilità di ammettere all’incentivo anche i beni ordinati nel 2023 ma consegnati nel 2024;
-Innovazione in più processi produttivi: le imprese potranno modificare più processi produttivi all’interno di un singolo progetto, senza dover intervenire su tutta la struttura produttiva;
-Autocertificazione per energia rinnovabile: le aziende potranno autocertificare che l’energia autoprodotta da fonti rinnovabili ha lo scopo di autoconsumo;
-Ammissibilità investimenti su combustibili fossili qualora i progetti che ne fanno uso “ne riducano l’utilizzo e l’emissione di CO2 a parità di volumi produttivi”;
-Semplificazione delle procedure: Saranno semplificate le procedure per richiedere il credito d’imposta, con la possibilità di correggere errori formali nelle domande;
-Cumulo con il piano Transizione 4.0: a differenza di quanto previsto inizialmente, con questo emendamento si apre alla possibilità di cumulare gli incentivi del piano 4.0 con quelli del 5.0.
Se passasse anche l'emendamento 74.020, sarebbero apportate le seguenti aggiunte all’emendamento precedente: oltre a prevedere la possibilità di includere gli investimenti destinati ad attività direttamente connesse ai combustibili fossili (nel rispetto dei suddetti requisiti), sarà prevista la stessa eccezione anche per le attività soggette al sistema ETS. Sarà infine possibile cumulare gli incentivi anche con i certificati bianchi.