È stata presentata la misura che si pone come priorità il rafforzamento del dialogo e delle sinergie fra l’Italia e il Continente Africano.
Nello specifico, essa punta a favorire le imprese italiane con interessi strategici nel continente africano, sostenendo gli investimenti, promuovendo nuove partnership e garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento.
La misura infatti supporterà:
· - Investimenti a sostegno dei processi di transizione digitale ed ecologica
· - Rafforzamento patrimoniale e acquisto di macchinari strumentali
· - Realizzazione di strutture produttive o commerciali in Africa
· - Spese di formazione professionale realizzate in Italia o in Africa di personale africano
Dotazione finanziaria
La misura potrà contare di una riserva finanziari pari a €200 milioni, con una sub-riserva del 10% delle risorse disponibili in favore di imprese giovanili, femminili e start-up e PMI innovative.
Beneficiari
A poter ottenere il beneficio saranno le imprese con sede legale e operativa in Italia che siano:
- stabilmente presenti/esportatrici/importatrici nel continente africano
- stabilmente fornitrici di imprese con le caratteristiche di cui sopra.
Nello specifico, tali imprese dovranno soddisfare uno dei due requisiti:
1. 1. avere un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato come risultante dall’ultimo bilancio e che:
· - Siano stabilmente presenti nel continente africano, con una sede commerciale o produttiva già attiva alla data di presentazione della domanda o da attivare entro la data di prima erogazione, oppure
· - Realizzino esportazioni di beni e servizi verso il continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale sulla base di uno degli ultimi tre Bilanci, oppure
· - Realizzino importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti dal continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale sulla base di uno degli ultimi tre Bilanci.
2) 2. essere imprese che, pur non esportando direttamente, possono dimostrare che una quota pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale, come risultante dall’ultimo bilancio, è stata realizzata da operazioni di fornitura verso una o più imprese italiane con le caratteristiche di cui al punto 1.
Agevolazione
L’agevolazione si compone di un finanziamento agevolato e di un eventuale contributo a fondo perduto. La quota a fondo perduto è fino al 10% dell’intervento agevolativo, percentuale che raggiunge il 20% per le imprese con sede operativa, costituita da almeno 6 mesi, nel sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Importo minimo e massimo
L’importo minimo erogabile è pari a €10.000.
L’importo massimo erogabile è pari al minore tra:
· - il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico)
· - €500.000 per le Micro Imprese; €2.500.000 per le PMI e start up innovative; €5.000.000 per le altre imprese.
Interventi e spese ammissibili
Si ritiene fondamentale per l’ottenimento del beneficio che le imprese perseguano almeno una delle seguenti attività:
· - Apertura di strutture promozionali in Africa ivi incluse strutture adibite alla formazione del personale africano da inserire nell’ambito della struttura
· -Realizzazione di piattaforme e-commerce per i mercati africani; l’inserimento in aziende di un Temporary Manager con focus sull’internazionalizzazione nel continente africano.
- Partecipazione a fiere ed eventi di sistema in Africa, o in Italia con focus sull’Africa
- - L’ottenimento di certificazioni e consulenze e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione In Africa, includendo anche in questo caso la possibilità di finanziare la formazione del personale africano in Africa o in Italia
Le spese ammissibili sono:
· - Almeno il 60% dell'Intervento Agevolativo: Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia.
· - Fino al 40% dell'Intervento Agevolativo: spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano; spese per l'affitto e per l'allestimento di strutture (es. ufficio, showroom, corner commerciale, negozio e della eventuale struttura destinata alla formazione del
personale africano); spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia di personale africano per assunzione, dopo eventuale formazione, se non già effettuata in loco; spese promozionali, spese per certificazioni, omologazioni di prodotto.
· - Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa
ambientale nazionale;
· - Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo e alle asseverazioni rese dal Revisore.
Presentazione
Le domande potranno essere presentate dal portale SIMSET a partire dal 25 luglio 2024.