Credito di Imposta ZES Unica – Benefici alle imprese che investono nel Mezzogiorno

Credito di Imposta ZES Unica – Benefici alle imprese che investono nel Mezzogiorno

Credito di Imposta ZES Unica – Benefici alle imprese che investono nel Mezzogiorno

Credito di Imposta ZES Unica – Benefici alle imprese che investono nel Mezzogiorno
19 Giugno 2024

Credito di Imposta ZES Unica – Benefici alle imprese che investono nel Mezzogiorno

È stato firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il decreto che disciplina le modalità di accesso al credito d’imposta della “ZES Unica”, ed è stato inoltre approvato il modello di comunicazione per l’utilizzo del contributo sotto forma di credito d’imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il beneficio sarà a disposizione per le imprese che hanno effettuato investimenti tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 nelle regioni del Mezzogiorno. 

 

Dotazione finanziaria 

La dotazione finanziaria ammonta a €1,8 miliardi.

 

Beneficiari

Possono beneficiare del credito tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, che si trovino nelle seguenti regioni: 

·      Abbruzzo; 

·      Basilicata; 

·      Calabria;

·      Campania;

·      Molise;

·      Puglia;

·      Sicilia;

·      Sardegna.

L’agevolazione non si applica alle imprese che si trovano in Stato di Liquidazione, Scioglimento e difficoltà. 

 

Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che operano nei seguenti settori dell’industria: 

·      Siderurgica;

·      Carbonifera e della lignite;

·      Trasporti;

·      Magazzino;

·      Supporto ai trasporti e delle relative strutture;

·      Produzione, stoccaggio, distribuzione di energie e infrastrutture;

·      Banda Larga; 

·      Creditizio, finanziario e assicurativo.

 

Agevolazione 

Le imprese possono ricevere un credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta. 

La percentuale varia in base: 

Alla regione

·      40% Calabria, Campania, Puglia (ad eccezione di Taranto in Puglia - 50%);

·      30% Basilicata, Molise, Sardegna (ad eccezione del Sulcius in Sardegna – 50%);

·      15% Abruzzo;

 

All’investimento: 

·      sotto i 50 milioni i massimali aumentano: di 10 punti % per le medie imprese e di 20 punti % per le piccole imprese. 

·      oltre i 50 milioni l’incentivo deve essere calcolato secondo la metodologia “dell’importo di aiuto corretto”. 

 

Il totale del credito spettante sarà determinato dall’Agenzia delle Entrate che rapporterà il limite di spesa complessivo ai crediti totali richiesti.

 

Importo e massimo del progetto 

L’investimento minimo è di €200.000,00 e il massimo è di €100 milioni

 

Spese e investimenti ammissibili 

Sono agevolabili le spese relative:

·      all’acquisto o leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie; 

·      all’acquisto di terreni; 

·      all’acquisto, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. 

Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50 per cento del valore complessivo dell’investimento agevolato.

 

Inoltre, il credito è utilizzabile:

a) Per quella quota di investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione e inviate le fatture elettroniche. 

b) Per quella quota di investimenti già realizzati alla data dell’invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione non documentabile con fatture, purché venga rilasciata la ricevuta di autorizzazione da parte dell’agenzia delle entrate in esito alla verifica documentale. 

È inibito l’utilizzo del credito per le imprese che non hanno realizzato gli investimenti entro la data della comunicazione e non sono in possesso né della certificazione né delle fatture.

Oltre queste condizioni, se il credito di imposta supera i 150.000€, l’Agenzia delle entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo del credito di imposta qualora non sussistano motivi ostativi.

 

Altre informazioni 

Il credito d’imposta non sarà cumulabile con quello del Piano Transazione 5.0.

Istruttoria 

Il decreto attuativo definirà le modalità di accesso al beneficio.

 

Presentazione

Le imprese potranno inviare la comunicazione per richiedere il credito d’imposta dal 12 giugno al 12 luglio 2024 all’Agenzia delle Entrate

Le spese effettuate devono essere certificate da un revisore.

Dove reperire il modello per la Comunicazione

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/6212342/CIM+ZES+Unica+mod.pdf/284dd303-a8fd-8816-d770-70e434e4e040

Entro cinque giorni dall’invio viene rilasciata la ricevuta di presa in carico nell’area riservata del sito. Il periodo relativo ad una comunicazione tempestiva è dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025.