Con il decreto del 4 luglio 2024 il ministero delle imprese e del Made in Italy ha definito le linee guida per la certificazione del credito di imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
A partire dall'8 luglio 2024 i certificatori possono inviare alla piattaforma dedicata le certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate.
Il MIMIT precisa che i certificatori che hanno firmato l'apposito modello di certificazione in data antecedente alla data di pubblicazione delle linee guida sono invitati ad accedere alla piattaforma di rilascio delle certificazioni, effettuare il download del documento, procedere alla sua firma e successivamente all’invio, previa valutazione della coerenza con il contenuto delle linee guida.
L’obiettivo delle linee guida è di fornire indicazioni di carattere generale e trasversale in merito ai criteri che devono essere seguiti dai valutatori per la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design ed ideazione estetica.
Attività di Ricerca e Sviluppo
Per le attività di ricerca e sviluppo (sia dal 2015 al 2019, sia dal 2020 in poi) viene data molta importanza al Manuale di Frascati e a cinque criteri fondamentali da esso individuati, che dovranno essere congiuntamente soddisfatti per poter identificare le attività come ricerca e sviluppo. Tali criteri sono:
· Novità: L’attività deve essere finalizzata a nuove scoperte, al raggiungimento di nuovi risultati e conoscenze applicabili a prodotti e processi non già diffusi nel settore di riferimento.
· Creatività: L’attività deve basarsi su concetti e ipotesi originali, non ovvi. Ciò esclude dal novero della attività in R&S qualsiasi attività finalizzata al mero cambiamento routinario di prodotti o processi.
· Incertezza: L’attività non deve avere un esito finale certo, infatti sin dall’inizio di un progetto, il tipo di risultato e/o i costi da sostenere per lo stesso non possono essere determinati con certezza.
· Sistematicità: L’attività deve essere pianificata e preventiva.
· Trasferibilità e/o riproducibilità: L’attività deve condurre a risultati che possano essere riprodotti.
Inoltre, la disciplina interna definisce come interventi ammissibili:
· Lavori sperimentali e teorici svolti, aventi quale finalità principale l’acquisizione di nuove conoscenze;
· Ricerca pianificata/indagini critiche mirate ad acquisire nuove conoscenze da applicare a nuovi prodotti/processi/servizi o permetterne un loro miglioramento;
· Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti per produrre piani, progetti o disegni per prodotti/processi o servizi modificati o migliorati;
· Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.
Innovazione
Per la classificazione delle attività come Innovazione Tecnologica viene invece data importanza al Manuale di Oslo e a quattro requisiti da esso individuati: conoscenza, novità, implementazione ed uso effettivo, creazione di valore.
A livello di normativa vi è poi una novità rispetto ai potenziali utilizzi. Infatti, per considerare un’attività come “innovazione tecnologica” non è necessario che il progetto presenti una novità oggettiva, ma è sufficiente che porti ad un risultato nuovo per l’impresa, rappresentando un progresso tecnologico per l’impresa stessa. È inoltre fondamentale che l’organizzazione compia uno sforzo sistematico per assicurare che l’innovazione sia accessibile ai potenziali utilizzatori.
Inoltre, la disciplina interna definisce come interventi ammissibili:
· Soluzioni che consentano un’integrazione comune dei diversi componenti, moduli e sistemi di architettura aziendale;
· Soluzioni che mirano ad un’assegnazione ottimale dei lavori alle macchine, sequenziamento delle attività, gestione della forza lavoro predisposizione tempificata di utensili e attrezzature, riduzione lead time di produzione, minimizzare i costi, migliorare le prestazioni di consegna;
· Integrazione tra il sistema informatico e le fasi del processo di produzione di beni e servizi;
· Soluzioni che consentano la pianificazione e la simulazione dei processi produttivi;
· Soluzioni per definire e generare sistematicamente indicatori chiave degli obbiettivi aziendali;
· Introduzione di soluzioni idonee a generare report di analisi al funzionamento delle risorse tecnologiche, materiali e personali coinvolte nel processo produttivo;
· Soluzioni che consentano l’ottenimento di suggerimenti da parte di sistemi/piattaforme e applicazioni IT sulle azioni correttive;
· Digitalizzazione di processi e prodotti nelle diverse aree e ambiti di creazione del valore;
· Digitalizzazione delle interazioni tra i diversi operatori delle filiere produttive;
· Introduzione di soluzioni che implichino possibilità di funzioni nel real time remote;
· Riprogettazione delle funzioni, dell’architettura, dei moduli e della connettività dei beni strumentali in ottica di digitalizzazione;
· Introduzione soluzioni specifiche di blockchain, cybersecurity, edge e cloud computing.
Design e Ideazione Estetica
Oltre alle attività di ricerca e sviluppo e innovazione, le linee guida includono anche come ammissibili ai crediti d’imposta le attività di Design e Innovazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile, dell’arredo, della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. La normativa interna definisce che tali interventi devono mirare ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi tecnici o funzionali.
Inoltre, per quanto concerne le diverse fasi della progettazione e della realizzazione di una nuova collezione solo due sono ammissibili ai fini dell’agevolazione, ovvero:
· Fase 2 - progettazione: il lavoro del designer esterni o interni per la creazione di nuove collezioni o campionari;
· Fase 3 - materializzazione: fase in cui sulla base delle schede tecniche risultanti dalla seconda fase, saranno prodotte le prime versioni dei prototipi.