Incentivi R&S e innovazione per transizione ecologica e circolare del Green New Deal

Incentivi R&S e innovazione per transizione ecologica e circolare del Green New Deal

Incentivi R&S e innovazione per transizione ecologica e circolare del Green New Deal

Incentivi R&S e innovazione per transizione ecologica e circolare del Green New Deal
01 Febbraio 2022

Incentivi R&S e innovazione per transizione ecologica e circolare del Green New Deal

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione delle imprese di qualsiasi dimensione 750 milioni di euro, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa Depositi e Prestiti a sostegno degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare coerenti con gli ambiti di intervento del “Green new deal italiano”. Un successivo provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico indicherà i termini e le modalità di presentazione delle domande delle imprese.

Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di finanziamento agevolato o sotto forma di contributo a fondo perduto. Sono stati stanziati 600 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e 150 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto.

 

LA MISURA
La misura si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
I programmi congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.

PROGETTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili al sostegno degli interventi agevolativi i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal con particolare riguardo agli obiettivi di: 
  • - decarbonizzazione dell’economia
  • - economia circolare
  • - riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • - rigenerazione urbana
  • - turismo sostenibile
  • - adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Le attività di industrializzazione devono avere elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volte a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

REQUISITI
I programmi devono rispettare determinati requisiti:
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 3.000.000,00 (tremilioni/00) e non superiori a euro 40.000.000,00 (quarantamilioni/00)
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione.
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, e non superiore a 12 mesi per quelle di industrializzazione

Le agevolazioni concedibili possono essere concesse nella forma:
a) del finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili non inferiore al 50 per cento e, comunque, non superiore al 70 per cento. Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario;
b) del contributo a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili:
i) pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
ii) pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

SPESE AMMISSIBILI
Nel caso delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
a) il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know- how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
d) le spese generali relative al progetto;
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Nel caso delle attività di industrializzazione:
a) all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, ivi compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali;
b) all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili, utilizzate esclusivamente nelle unità produttive destinatarie delle agevolazioni, acquistate a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente, e devono figurare nell’attivo di bilancio dell'impresa per almeno tre anni;
c) all’acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni, di natura non continuativa o periodica, e comunque diversi dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.

Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.


Nell’ambito delle attività istruttorie le proposte saranno valutate tramite l’attribuzione di punteggi sulla base dei seguenti criteri:
a) fattibilità tecnico-organizzativa (da 0 a 25 punti)
b) qualità del progetto (da 0 a 50 punti)
c) impatto del progetto (da 0 a 25 punti)