Info Cooperazione, per chi non conoscesse il settore, è il punto di riferimento in rete della community italiana della cooperazione internazionale. E' con piacere che condividiamo di seguito il testo del nostro articolo dedicato alla ISO 31030 sulla Gestione del Rischio di Viaggio, che è appena stato pubblicato sul loro sito e scritto insieme alla Redazione. Smart Revolution partecipa attivamente all'obiettivo di aumentare la consapevolezza sull'importanza di investire in sicurezza, per prevenire, mitigare e gestire i rischi del personale impiegato all'estero. Da qui nasce il nostro contributo, volto a informare le organizzazioni/aziende su cosa cambia a seguito della pubblicazione del nuovo standard e su quali sono i vantaggi nell'adeguare il proprio sistema di gestione del rischio a quanto indicato nel documento. La formazione in ambito sicurezza, che noi sviluppiamo attraverso il ramo Security, all'interno della ISO viene inquadrata come parte fondamentale di un processo più strutturato della prevenzione e gestione del rischio per chi viaggia. Ricordiamo, a tal proposito, che il prossimo corso in programma è HEAT (Hostile Environment Awareness Training) dal 22 al 26 novembre 2021.
ISO – l’Organizzazione internazionale per la normazione e definizione di norme tecniche – ha recentemente pubblicato lo standard ISO 31030 in materia di Gestione del Rischio di Viaggio (GRV) al temine di un lavoro di stesura durato tre anni al quale hanno partecipato i rappresentanti di 165 paesi, tra i quali anche l’Italia.
Il documento fornisce una serie di linee guida per organizzazioni/aziende/istituzioni in relazione ai viaggi di natura lavorativa. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura in cui la gestione del rischio connesso a viaggi e trasferte lavorative sia presa sul serio, adeguatamente finanziata ed efficacemente implementata. Inoltre, l’obiettivo è quello di dare risalto e riconoscimento ai benefici per le organizzazioni derivanti dall’adozione di una solida strategia di GRV. Questo permetterà alle aziende di adempiere nel miglior modo possibile anche alle disposizioni normative del D.Lgs. 81/2008 e del D.Lgs. 231/2001, che già prevedono la responsabilità penale ed amministrativa del datore di lavoro per la tutela e salvaguardia del proprio personale in trasferta lavorativa all’estero.
Il viaggiare è divenuto aspetto rilevante e imprescindibile per lo svolgimento delle mansioni lavorative di una vasta platea di persone, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato ed è un elemento fondante della cooperazione internazionale e dell’aiuto umanitario, attività per le quali le ONG gestiscono migliaia di viaggi all’estero ogni anno anche nei contesti più instabili e impegnativi del mondo.
Le organizzazioni hanno la necessità di adempiere al proprio “dovere di protezione” (duty of care, nel mondo anglosassone) in diverse giurisdizioni e in diverse zone del mondo. I cooperanti, volontari e altre figure professionali inviate all’estero possono trovarsi di fronte a situazioni e ambienti non familiari, caratterizzati da profili di rischio diversi da quelli della loro sede abituale. Incidenti stradali, insorgenza di malattie o epidemie, disastri naturali, conflitti, criminalità, minacce informatiche, terrorismo, instabilità politica e sociale possono minacciare la sicurezza e la salute (compresa la salute mentale) dei viaggiatori.
La Gestione del Rischio di Viaggio (GRV) richiede che le organizzazioni anticipino e valutino la possibilità che questi ed altri eventi si verifichino, sviluppino trattamenti adeguati e comunichino ai loro viaggiatori le esposizioni al rischio previste. Il documento della ISO 31030 fornisce alle organizzazioni uno strumento per dimostrare che le decisioni prese dalle strutture manageriali e gestionali in materia di trasferte e viaggi lavorativi sono basate sulla capacità dell’organizzazione di trattare il rischio usando risorse interne o con assistenza esterna.
I benefici per le organizzazioni derivanti dall’adozione degli standard previsti dalla ISO 31030 sono chiaramente indicati nelle linee guida stesse:
· Proteggere il personale, i dati, la proprietà intellettuale e gli asset aziendali o d’organizzazione
· Ridurre l’esposizione legale e finanziaria
· Consentire l’attività in luoghi ad alto rischio
· Migliorare la reputazione e la credibilità della propria organizzazione, che a sua volta può avere un ritorno positivo in termini di competitività, turnover del personale e acquisizione di talenti
· Migliorare la fiducia dei lavoratori nelle disposizioni di salute, sicurezza e protezione in materia di viaggi
· Contribuire alla capacità di continuità del business e alla resilienza organizzativa
· Dimostrare la capacità dell’organizzazione di controllare i rischi legati ai viaggi in modo efficace ed efficiente, il che può anche aiutare a ridurre i premi assicurativi
· Fornire garanzie ai partner commerciali, con il risultato che le banche e gli investitori saranno più disposti a finanziare l’attività
· Consentire all’organizzazione di soddisfare le aspettative dei clienti in termini di sicurezza e stabilità della catena di approvvigionamento
· Aumentare la produttività generale
· Contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile rafforzando la dimensione sociale della sostenibilità.
La ISO 31030 si sviluppa attraverso diverse sezioni: comprensione dell’organizzazione e del suo contesto, gestione del rischio di viaggio, valutazione del rischio di viaggio, trattamento del rischio di viaggio, comunicazione e consultazione, monitoraggio e revisione del programma, tracciamento storico del programma e reporting.
Gli allegati finali forniscono ulteriori specifiche circa alcuni degli argomenti trattati nel documento: Sviluppo e implementazione di un programma GRV, Minori che viaggiano senza tutori legali, Considerazioni sul viaggio durante eventi di portata globale, Restrizioni al trattamento del rischio, Formazione, Considerazioni per l’alloggio in luoghi a più alto rischio.